SPIRITO BLUES
Questa notte
dopo aver sentito Andy J Forest soffiare
dentro la sua armonica
tramutando l’anima in onde sonore
mi è venuto di uscire per strada
di incamminarmi da solo
lontano dal resto e da tutti
in aperta campagna
sotto le stelle carnose
nel buio profumato di terra
fino a un campo silenzioso
pieno di tigli e salici protesi sul lago
e di sdraiarmi nell’erba
le braccia spalancate le gambe distese
il ventre verso il cosmo
il fiato amalgamato col vento
ho guardato in alto
una lunga scia luminosa cadere
ho sentito guaiti distanti
il rumore sfumato del treno
lo stormire lieve delle foglie
le piccole luci delle case
diradate sui poggi
ogni luce una serie di vite
ho pensato ai frammenti infiniti di tempo
che mi hanno preceduto
a tutti quegli altri che verranno dopo di me
ho immaginato l’uomo che suonerà in un bar
nell’ultima notte della Terra
le farfalle nel mio stomaco
hanno cominciato a volare
e così da quel lembo estremo
prima dell’acqua
e dell’universo
ho visto lo spirito blues
sciamare nello spazio
in ogni atomo sospeso intorno al mio corpo
mi sono morso forte le labbra
e per il dolore ho pianto
P.S.
Grazie Andy J Forest
fonte d’ispirazione
motore e linfa di questa poesia
Mario Eleno, Lago Trasimeno, 21 luglio 2022
Incanto notturno. Parole che sembrano note blues esse stesse e che evocano la profondità dell’anima dove la luce è diradata e il respiro è commosso. Grazie Mario. Rileggerò la tua poesia, quando rincaserò dopo la lunga notte blues del festival. Sosterò sotto le stelle che, anche stanotte saranno “carnose”, perché la luna è ancora generosa con loro.