BLUES DELLE 5 E 54 di Mario Eleno

BLUES DELLE 5 E 54 di Mario Eleno

Suona cuore vagabondo paladino
eroe ammaccato dal legno dei mulini a vento
muovono le mille sottilissime pale iridate
gli occhi spalancati sul cerchio di ghiaccio segnato
a parole scritte dai pattini dei sognatori sbronzi
di raggi tracannati negli occhi risputati nella fosforescenza
di spumosi flutti-versi in furiosa ascesa
verso l’ultimo disco galattico suonato dal gran jukebox
nel gran locale dove tutti i nostri vecchi ballano
liberi e incredibilmente ringiovaniti fiori

Quando lei lo portava al luna park delle estati
bellissimo e tristissimo posto struggente
circondato da un niente
malinconicamente catastrofico buio sconfinato maleodorante
infestato dalle zanzare regine nelle acque morte degli stagni
immobili spettatori nella caldura
sul campo dell’agosto mitico custode delle sue infanzie
accese dai neon della ruota gigante
dalla musica languida della giostra-carillon
dal regno labirintico degli specchi misteriosi
dall’oracolo della sibilla incastonata nel suo piccolo antro di metallo rosso e vetri
dal sorriso di lei
innocente
dagli occhi liquidi
dallo sguardo lunghissimo
che non termina
continua
in un vento tutto lampi colorati
e luciferi e ammucchiate di suoni e urla che perforano i timpani
e zuccheri filati e noccioline e pesciolini d’oro
e calcinculo per voli d’angelo
sulle enormi trottole elettro-fluorescenti
e la vita al completo con tutte le sue facce
recinta dalle teste ferme dell’incessante nero interminabile
steso dappertutto
diretto contemporaneamente a est e a ovest a nord e a sud
e fino alla staccionata che separa l’universo
dalla sacra landa o pampa o spiaggia non creata
dove saltano o cavalcano o giocano dentro rocche di sabbia
i cherubini spensierati
ignari del nero a quattro volti uguali a profili di moneta uguali
a ombre allungate ovunque
ma non sui loro sguardi
legati con un buon nodo a otto fatto e stretto
dalle mani dell’angelo marinaio
esperto
a manovrare
le corde
invisibili
prese
dalle stive
del cielo

E già ti amo
sotto il mucchio dei cieli addormentati
già ti amo
mentre la spuma solitaria surfa
sulle creste acquatiche
alle 5e54 del mattino
beh nel frattempo già ti amo
e mi incammino nei tuoi occhi
fino a trovare il riposo
dai miei

Mario Eleno 2013