ASPETTANDO TRASIMENO BLUES 2023

ASPETTANDO TRASIMENO BLUES 2023

La primavera quest’anno ha deciso di rinunciare alla sua esclusiva stagionale e di condividere il suo tempo con tutte le altre stagioni, scompaginando programmi e costringendoci a vivere alla giornata. E l’estate, ai suoi esordi, l’ha imitata. Quel sole acerbo primaverile che, col passare dei giorni arriva a maturare in estate per esplodere in tutta la sua pienezza proprio a fine giugno sembra aver indugiato e giornate di pioggia incessante hanno piegato intere popolazioni. Oggi, che inizio a pensare alle valige per raggiungere Trasimeno Blues, è scoppiato un caldo soffocante e sento sulla pelle la forza del solleone che amo e temo. Come il Blues, che non è mai univoco, arriva fumoso al cuore come a dirgli, ti capisco, è un casino. La vita è un casino. Anche se, sempre e comunque, è bella. Quando ti fa volare, quando ti piega, quando ti consola, quando ti sorprende e quando ti riprendi, quando un senso di gioia dimenticata torna ad abitarti e non ti contieni: tutto acquista una nuova essenza e riprendi a sognare. Che meravigliosa sensazione. Quest’anno l’appuntamento con il blues di fine luglio avrà il potere di celebrarmi come sopravvissuta e, per questo, con una benedizione speciale. La vita lascia i suoi semi trasformativi e traccia sentieri evolutivi che la musica percorre da sempre e per sempre. E il blues ci ricorda che esiste una certa felicità nelle pieghe del dolore. Una tra tutte, la solidarietà che fiorisce nella prova, riconnettendoci con il senso profondo dell’essere umanità. Leggo il programma di Trasimeno Blues, a ridosso della notte, mentre una brezza leggera sembra consolarmi per lo spossamento da calura della giornata. L’esordio musicale è potente: Fatimah Provillon, il 18 luglio alle 21.00, nell’incantevole location della Cantina di Monte Vibiano, in cui la musica si appoggerà sulle prelibatezze cibarie e il vino, magnifico, della famiglia Fasola Bologna a cui l’arte di Giuseppe Schipano ne restituisce sempre il valore. Fatimah Provillon è un’apoteosi di sapori musicali e sono curiosa di scoprirne l’assortimento. Certo è che per una sera, l’elegante compostezza della Cantina di Monte Vibione sarà travolta dalla sua energia. Il 19 luglio alle 21,30, tutti a Panicale nel magico Parco di Santa Margherita, per i Blue Stuff che hanno la contaminazione nel sangue, come tutta Napoli del resto. E così, il blues si vestirà di sole e uscirà per le strade del cuore a infondere speranza. Il 20 luglio alle 21.00 si entrerà nel vivo del festival, alla Rocca Medievale di Castiglion del Lago con una serata particolare che inizierà con la proiezione del mediometraggio “La Ballata del Trasimeno” girato nell’edizione del Festival del 2022. Alcuni suoi protagonisti (The Ballad & Sons) si materializzeranno poi sul palco per un concerto che riporterà live la colonna sonora del film. Infine, attesissimi, concluderanno la serata alla Rocca, gli Hoodoo Doctors & The Kazoompet Machine, con la loro levità malinconica e un modo di fare blues pieno di ironia e grazia. A mezzanotte il Festival si sposterà, come di consueto, alla Darsena con Loida Liuzzi e la sua Band e si lascerà avvolgere dalle note della sua chitarra piene di giovinezza musicale e di bellezza in tutta la sua anima rock. Il 21 luglio alle 21.30, in apertura, sempre alla Rocca, Luke Winslow King e Roberto Luti con le loro note che sembra escano direttamente dal cuore della terra a sussurrare, come una madre amorevole, il senso semplice del vivere creando l’atmosfera giusta per esaltare la dimensione ribelle dei Ga-20 che, sono certa, suoneranno melodie blues che saranno parole. Da non perdere The Cyborgs, alla Darsena, con un concerto spettacolo in cui potremo saltare e cantare, immersi in un blues grintoso che muove dentro e da cui non si può sfuggire. Gli ultimi giorni del Festival (dal 20 al 23 luglio), come ormai da diversi anni, si svolgeranno a Castiglion del Lago, nelle tre diverse location: Piazza Mazzini, la Rocca Medievale, La Darsena. Il 22 luglio la musica blues inizierà a Piazza Mazzini alle 18 con The Bus Driver Is Drunk e un repertorio che ci farà sentire a casa: brani blues tradizionali e brani internazionali in cui tutti ci riconosceremo. Ed essendo in piazza, potremo vivere quella meravigliosa sensazione di appartenere al popolo del blues che ogni anno ci fa ritrovare per condividere una passione comune. Alle 21.30 arriva lui, Sugaray Rayford e la sua Band, a sconvolgerci l’anima con un blues che avvolge la pelle e il cuore. Uno di quei concerti in cui entri in un modo ed esci felice. E, pieni così di onde nei sensi, via alla Darsena per ascoltare i Caboose, che ci faranno salire sul loro ultimo vagone di un treno merci, per farci vibrare in un’identità blues contaminata e mai tradita. Domenica 23 luglio a Trasimeno Blues, in Piazza Mazzini alle 18, troveremo Maurizio Pugno & The Bluesland (Un)Plugged Sessions in un concerto narrativo in cui le note blues sono storia in una storia e danzano con le parole in un’atmosfera coinvolgente. E per il gran finale, alla Rocca, alle 21,30, Gegè Telesforo – Big Mama Legacy che, oltre ad essere per me un’emozione speciale perché condividiamo le origini foggiane, cittadine lui, di provincia io, sarà la giusta festa di chiusura in cui ci immergeremo in un’atmosfera blues e non solo. Insieme, sconfineremo e ci ritroveremo. Un ritorno alle origini per Gegè Telesforo, con quella voglia, mai abbandonata, di trasgredire l’ortodossia di genere giusto per far arrivare che oltre il blues, c’è il blues, passando da qualunque brano altro che ci possa emozionare quanto il blues. Si, ne sono sicura, sarà un concerto festa e ce lo meritiamo. Inoltre sono previsti diversi eventi culturali, in particolare presentazione di libri, il cui focus è rigorosamente blues. Questo finora il programma già strutturato. E chissà cos’altro tirerà fuori dal cilindro quella blues magica direzione artistica del festival che riesce sempre a proporci concerti che vale la pena viversi. Una cosa è certa, fin dai suoi esordi, questo festival è sincero e arriva dritto al cuore, consegna al pubblico una qualità musicale ispirante e, da sempre, ogni volta, esco dai concerti di Trasimeno Blues con la sensazione che davvero la musica è il nostro battito cardiaco e il nostro respiro collettivo di cui non possiamo fare a meno. E il blues ha il grande merito di aver dato alle note un potere emotivo che superasse il tabu dell’emarginazione: di aver sdoganato quella malinconia nera e averla resa patrimonio dell’umanità.

(M.P.)

Una risposta a “ASPETTANDO TRASIMENO BLUES 2023”

  1. Sicuramente è di per sé un Festival pieno di sorprese ed emozioni, ma la presentazione di gruppi così variegati ed interessanti, ci spinge a lasciare le nostre destinazioni vacanziere o le nostre città svuotate dall’estate, per un viaggio che entrerà nell’anima e rimarrà nel cuore, così come descritto, per il resto della nostra memoria futura. Grazie agli organizzatori e a tutte le persone che hanno creduto in questo progetto, e a chi riesce a mettere poesia in una storia tutta blues.

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